Come scoprire un avvelenamento da metalli pesanti e come guarire con terapie chelanti naturali
In un post precedente sull’intossicazione da metalli pesanti, abbiamo elencato le possibili fonti di avvelenamento da metalli tossici, spiegato dove questi sia accumulano e di quali patologie possono essere responsabili, oltre che suggerito le analisi da effettuare per scoprire se si è vittima di un avvelenamento da metalli pesanti. Qui invece parleremo delle terapie chelanti naturali più efficaci.
Le analisi per scoprire un’intossicazione da metalli pesanti
Ricapitolando, è possibile fare l’ HAIR MINERAL ANALYSIS o mineralogramma, uno strumento utilizzato sin dagli anni settanta e riconosciuto come valido strumento per rilevare la quantità di metalli tossici che si vanno a depositare nei tessuti, riconosciuto ufficialmente dai principali organi di sorveglianza sanitaria. Oppure l’analisi bio-fisica che si fa in Medicina Quantistica (decisamente meno costosa del mineralogramma): un’analisi molto attendibile che consente di verificare velocemente se c’è intossicazione di metalli pesanti e in che percentuale rispetto al normale.
Terapia chelante quantistica
Nell’ultimo caso caso si può procedere alla chelazione tramite terapia con trasferimento frequenziale di principi attivi chelanti in acqua, senza utilizzare farmaci (terapia chelante quantistica) . La chelazione avviene velocemente e senza alcun effetto collaterale.
Bonifica ambientale
A parte le terapie chelanti di stati già patologici, sarebbe certamente opportuno il procedere ad una bonifica ambientale, per diminuire l’inquinamento e il degrado ambientale che tutti noi subiamo, anche e soprattutto attraverso l’alimentazione.
Terapie chelanti naturali
Ci sono studi recenti che ci indirizzano verso procedure semplici ed efficaci, a basso costo, senza rischi, applicabile su larga scala, con effetto sia di prevenzione che terapeutico, soprattutto nelle intossicazioni da metalli pesanti di tipo cronico, dove le terapie chelanti che usano farmaci si sono rivelate inefficaci.
Sembra che gli oligoelementi, in preparazione galenica e la vitamina C abbiano il potere di aiutare l’organismo ad espellere i metalli in eccesso.
Esempi di terapie chelanti naturali
Prendiamo ad esempio l’arsenico: esso è causa di accidenti cardiovascolari, anche mortali, già a basse dosi nell’acqua. Dopo l’allontanamento dalla fonte tossica, diminuisce il rischio cardiovascolare, ma persiste l’aumentata incidenza di tumori polmonari, cutanei ed epatici. Ebbene, una dieta con alimenti ricchi di selenio, vitamina A, ferro, acido folico e zinco aiuta l’organismo a difendersi.
Anche per gli altri metalli si procede con una integrazione alimentare mirata e personalizzata. Senza farmaci, ma utilizzando solo minerali e vitamine. Utilizzando terapie chelanti con preparazioni galeniche, senza effetti collaterali, in tempi relativamente brevi (si procede con controllo ogni tre mesi), con nessuna controindicazione (tranne attenzione in gravidanza), permettendo una prevenzione primaria (disintossicazione più riequilibrio dei minerali).
Terapia chelante naturale: un caso studio
Prendiamo ad esempio un monitoraggio effettuato su 23 donne in età fertile residenti nel triangolo industriale di Priolo-Melilli Augusta e seguito dai dottori G. Franco, F. Solarino, e G. Rossi. Le donne presentavano mercurio 16 volte la norma, piombo 2 volte la norma e alluminio 2 volte la norma. Dieci soggetti sono stati sottoposti a tre mesi di integrazione con vitamina C in formulazione galenica più minerali quali zinco, rame selenio, calcio, magnesio. Dopo i tre mesi le quantità di mercurio sono scese a da 16 a 2, l’alluminio da 2 a 1,3 e il piombo da 2 a 1,5. Un buon risultato se si considera l’assenza di farmaci chelanti pericolosi e il ricorso solo a vitamine e minerali!
Secondo studi recenti e recenti sperimentazioni, anche molte malattie croniche quali la fibromialgia, la sclerosi, l’autismo, l’obesità, i tumori, la depressione e la tossicodipendenza hanno avuto un netto miglioramento con terapie chelanti naturali capaci di eliminare la quantità patologica di metalli trovati in molti di questi pazienti.
Terapie chelanti: i consigli della Dott.ssa Natasha Campbell-McBride
Altre confortanti notizie sulla possibilità di chelare il corpo in maniera dolce ci viene dalla dott. Natasha Campbell-McBride, che nel suo libro sulla sindrome GAPS parla anche dei chelanti farmacologici (farmaci che legano a sé i metalli pesanti e li espellono dall’organismo), in particolare del DMSA (DiMercaptoSuccinic Acid) e dell’Acido Alfa Lipoico, farmaci utilizzati dalle forze armate per trattare militari esposti a tali sostanze tossiche.
Ci dà però anche dei consigli a basso costo, e fruibili da tutti per disintossicare e prevenire la tossicità da metalli. Anche perché tali farmaci hanno effetti collaterali di un certo rilievo, come danni al midollo osseo, diminuzione del numero di globuli bianchi neutrofili, diminuzione delle piastrine che servono alla coagulazione del sangue, distruzione dei globuli rossi. Tutto ciò causa una riduzione della funzionalità del sistema immunitario che può portare a sua volta ad infezione batteriche e da funghi patogeni nell’intestino (un piccolo aiuto ci può venire dall’assunzione d’integratori di fermenti lattici sia prima e durante il trattamento.) Il rimedio chelante della dott. Campbell è molto semplice: centrifugati di frutta e verdura freschi, assunti lontano dai pasti.
La dottoressa Campbell-McBride fornisce una serie di indicazioni e suggerimenti tra i quali:
Consumare centrifugati di frutta e verdura freschi e fatti in casa a due ore e mezzo di distanza dai pasti e almeno due volte al giorno e aggiungere al succo anche un cucchiaio di bacche di sambuco.
Le bacche cotte posseggono anche proprietà depurative per reni, sangue e stomaco, stimolano il ricambio metabolico ed aiutano nel caso di disturbi reumatici e di sciatica (sono potenti antivirali efficaci anche contro molte infezioni batteriche, anti-infiammatorie, stimolanti del sistema immunitario).
Del resto sappiamo che la verdura e la frutta sono ricchi in oligoelementi e vitamine, e ciò ci riporta allo studio precedente.
Sospetti di avere un’intossicazione da metalli pesanti?
Hai sintomi che non riesci a spiegare, una malattia cronica che non riesci a debellare? Potresti avere un’intossicazione cronica da metalli pesanti. Contattami per una prima consulenza gratuita. Valuteremo insieme se è il caso di fare un’analisi bio-fisica del capello per individuare metalli pesanti in eccesso nel tuo organismo.
Bibliografia
Dott. Gerardo Rossi, Relazione Corso Alta Formazione in Nutrizione – Caserta, 13 aprile 2013
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Dott.ssa Natasha Campbell-McBride, Gut and Psychology Syndrom
Dott. Paolo Donati, La chelazone farmacologica e quella naturale
Dott. Paolo Donati, La disbiosi intestinale alla base della gran parte delle afflizioni moderne
Ing. Giulio Zampa, Analisi e Terapia Bio-elettronica in Medicina Quantistica