Il mal di schiena è ormai molto comune sia nei giovani che negli anziani. Per non cadere nel tranello degli antinfiammatori, proviamo prima rimedi naturali, come la vitamina C.
Per milioni di persone che soffrono di mal di schiena – lombaggine e sciatalgia, etc… – la felicità sarebbe semplicemente avere una schiena che non fa più male. Questi tormentosi dolori, che possono essere altamente debilitanti, appartengono non solo alla fascia della vecchiaia e della mezza età, ma spesso anche nei giovani.
Solo un caso su venti di chi accusa mal di schiena è destinato al tavolo operatorio, ma ciò non è di conforto a chi si trova piegato in due dal dolore. Ci sono però dei provvedimenti dietetici che si possono prendere per prevenire la lombaggine, o che possono servire a chi ha un attacco di mal di schiena per affrontarlo con buon senso, magari evitando di imbottirsi di antinfiammatori che spesso non hanno l’effetto desiderato, o lo hanno solo a brevissimo termine, evitando anche che quel primo episodio sia l’inizio di una vita di tormento e farmaci. Abbiamo già parlato, in un altro articolo, della glucosamina come antinfiammatorio naturale e rigenerante delle articolazioni. Oggi parleremo invece di un micronutriente essenziale per il nostro organismo, che tra le sue virtù, annovera anche la capacità di intervenire positivamente sul mal di schiena.
Vitamina C e mal di schiena
La vitamina C è uno degli elementi nutritivi che possono alleviare o prevenire il mal di schiena.
Lo afferma il dott. James Greenwood del Baylor University College of Medicine di Houston in Texas. Egli prescrive un accresciuto apporto di questa vitamina a tutti i pazienti che accusano mal di schiena.
“Abbiamo visto che forti dosi di vitamina C sono utili ai pazienti con dolori alla schiena, del collo, e delle gambe, dovuti a lesioni dei dischi cartilaginei spinali. Alcuni hanno potuto evitare l’intervento chirurgico, altri le ricadute, grazie ad un forte aumento dell’apporto di vitamina C” .
Il rapporto tra vitamina C e formazione di ossa, vasi sanguigni, cartilagini, e collagene, infatti, è una realtà assodata da tempo. Il ricercatore W. J. McCormick, un grande esperto dell’argomento, affermava che una delle precise funzioni fisiologiche della vitamina C è contribuire alla formazione di collagene, per mantenere la stabilità e l’elasticità dei tessuti connettivi in generale: come egli scriveva su “Archives of Pediatrica” (gennaio 1954), ciò interessa i tessuti ossei, cartilaginei, muscolari e vascolari. Ed è stato proprio questo rapporto tra formazione del collagene e vitamina C, a suggerire al dott. Greenwood di provare la vitamina C per il mal di schiena di cui soffriva da ormai dieci anni, con dolori sempre più violenti ad ogni attacco. Dopo quattro mesi di assunzione di un supplemento di 100 mg di vitamina C tre volte al giorno, si accorse di stare bene, non più impedito nell’esercizio fisico. Usando sempre se stesso come soggetto di controllo, il dott. Greenwood sospese il trattamento e si ritrovò di nuovo sui “carboni ardenti”, in preda al dolore alla schiena. Come ricominciò l’assunzione della vitamina C, la schiena migliorò di nuovo. Ovviamente decise di applicare i risultati di questa sua esperienza alla cura di oltre 500 persone affetti da mal di schiena, ottenendo buoni risultati e miglioramenti anche quando il dolore era causato da ernia del disco. Il dott. Greenwood prescrive una dose di 250 mg tre volte al giorno, da aumentare fino a 1000, 1500 mg al giorno in caso di peggioramento o in previsione di sforzi fisici. Alcuni pazienti, secondo la sua esperienza, hanno bisogno di una dose di mantenimento che arriva fino ai 2000 mg al giorno.
Una conferma della validità di tali “terapie” come soluzione al mal di schiena, ci è data dal dott. I. H. Seyd, un medico londinese che in una lettera al British Medical Journal scrive:
“La rigidità muscolare che insorge dopo uno sforzo o una attività inconsueta si può prevenire o trattare con dosi massicce di acido ascorbico “
Il dott. Seyd ha trovato che 500 mg di vitamina C prima dello sforzo e 400 mg dopo, accompagnati da grandi quantità di liquido, sono di solito sufficienti a prevenire l’insorgere della rigidità muscolare che sopravviene la mattina seguente. Spiega il dott. Seyd:
“La vitamina C protegge il rivestimento endoteliale dei capillari, e può quindi impedire lesioni o rotture dei capillari nei muscoli durante lo sforzo fisico. Contribuisce anche alla detossificazione dei metaboliti e favorisce l’escrezione grazie al suo effetto diuretico”
Mal di schiena? Attenti alla postura!
Importante anche stare attenti alla postura quando si ha un attacco di mal di schiena o dolori muscolari. I dottori Ellen B. Lagerfwerff, e Karen A. Perlroth, autrici di “Mensendieck your Posture and your Pains” (New York, 1973), affermano che se il medico accerta che il mal di schiena è di origine muscolare, è importante che il paziente eviti una postura rigida, molto comune in chi soffre il mal di schiena. Infatti la reazione comune è quella di irrigidire il corpo in presenza di malessere, ma questa rigidità acquisita non fa altro che fomentare i dolori muscolari:
“Di regola, quando si avverte un malessere nei muscoli, bisogna muoversi. In genere, ciò basta a portare immediatamente il sollievo desiderato”
All’inizio, sfondare la barriera del dolore può essere difficile e tormentoso, ma il movimento della zona interessata dal dolore o delle aree circostanti, scioglie la dolenzia muscolare, apportando un miglioramento. Secondo le due autrici, qualunque movimento, anche solo intermittente, è meglio dell’immobilità. In fondo pensate che è la stessa cosa che fanno i fisiatri, i posturologi, gli osteopati e i fisioterapisti: mobilizzare le articolazioni, ed insieme i muscoli, al fine di ripristinare un equilibrio. Ma c’è differenza tra alleviare i sintomi e risolvere il problema alla radice.
Una buona alimentazione, abbondanza di vitamina C, allineamento del corpo, tramite discipline fisiche, possono fare molto più di quanto si pensi per eliminare le cause prime del mal di schiena.
Stress, vitamina C e mal di schiena: un circolo vizioso
Molte persone che soffrono di mal di schiena o al collo generati da stress di vario tipo, di solito cercano di ignorarli. Succede così che si spingano oltre i loro limiti di resistenza generando un affaticamento fisico e mentale. L’affaticamento, a sua volta, invece di indurre il sonno, produce a sua volta tensione nervosa e insonnia, spingendo la persona a nuovi sforzi e ulteriore affaticamento, in un circolo vizioso che ha come risultato un peggioramento dei dolori. Scrivono William K. Ishmael e Howard B. Shorbe, due medici di Oklahoma City, nell’opuscolo “Care of the Bach” ( Lippincott, 1964):
“Le situazioni di vita che provocano dolore, risentimento, rabbia, sensi di colpa, o altre reazioni emotive, possono suscitare o aggravare questi stati di tensione nervosa e muscolare”.
Una tensione emotiva è una situazione di stress. Se è vero che la vitamina C aiuta l’organismo ad affrontare lo stress, le situazioni ansiogene legate allo stress consumano fortemente questa vitamina creando carenze, ed esponendo l’individuo a molti malanni fisici, non escluso il mal di schiena e le tensioni muscolari.
Lo stress crea tensione e carenza di vitamina C: ed ecco che compare o si acuisce il mal di schiena!
La vitamina C è uno dei fattori che entra in gioco nella sindrome dolorosa del mal di schiena. Scrivono Ishmael e Shorbe:
“Una carenza di calcio, vitamine e altri fattori nutritivi essenziali può produrre affaticamento, rendendo la schiena vulnerabile alla tensione”.
Ricerche condotte anni fa dal dott. Henry A. Gozan, (New York State Journal of Medicine, 15 maggio 1952), indicano che l’alimentazione può determinare un mutamento nell’equilibrio ormonale. L’organismo, compresa la struttura ossea della schiena, è in grado di “badare a se stessa”, a patto che goda di una adeguata alimentazione.
Oggi conosciamo l’importanza di una alimentazione sana. Quello che non ci dicono è che a volte basterebbe poco, come un supplemento vitaminico, per ristabilire equilibri persi.
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