In Cina c’è una medicina speciale, basata sulla manipolazione del corpo, la profonda conoscenza delle erbe e sull’agopuntura.
Nella provincia cinese di Enan, sui fianchi delle montagne nebbiose del Song-Shan, vivono da più di mille anni i monaci Shaolin. Proprio qui è nato il kung-fu, un sistema di arti marziali sviluppatosi dalla cultura Buddista nel tempio Shaolin-Shi, costruito alla fine del quinto secolo. Il kung-fu rappresenta la massima forma di espressione delle arti marziali, tant’è che l’UNESCO ha dichiarato le discipline praticate dai monaci del Tempio Shaolin “ Patrimonio culturale dell’Umanità”. Le discipline però non si limitano solo alla pratica del kung-fu, nato come mezzo per difendersi dagli animali feroci della foresta circostante, ma anche al perseguimento di uno stile di vita ZEN e alla pratica di una medicina speciale. A tutt’oggi, infatti, i monaci Shaolin sono rispettati sia per le arti marziali che per la loro medicina cinese, basata sulla manipolazione del corpo, la profonda conoscenza delle erbe guaritrici, e per l’utilizzo dell’agopuntura.
Il medico più anziano del tempio si chiama Shin- Gen, ha 75 anni ed è ovviamente anche maestro Shaolin. Egli è in ottima forma ed in ottima salute, e dimostra fino a vent’anni in meno. Si allena tutti i giorni nella foresta e vive tutto solo, ma lui ne è contento, e dedica tutta la sua vita ad aiutare e curare i suoi pazienti con le erbe e le radici delle piante che cerca sulle colline circostanti, e che poi prescriverà ai suoi pazienti.
Ma da dove viene l’antico sapere della medicina Shaolin?
Medicina Shaolin, 800 piante per curare tutte le malattie
Il medico spiega che tutto quello che sa fa parte della cultura della Dinastia CIN e dei medici degli antichi imperatori. Essi già avevano scoperto molte malattie, tra cui ad esempio il diabete, e scoperto molti rimedi per curarle.Il maestro accenna ad un’erba che si chiama Tuluzi che usa per correggere il diabete, e poi il Uan-fon che serve per curare il raffreddore. Egli afferma che l’uomo ha tutto ciò che gli serve per rimanere in buona salute e vivere una lunga vita. Di fatto solo su quelle montagne si trovano circa 800 tipi di piante diverse che, a detta del maestro, possono curare tutte le malattie. Nella medicina cinese ci sono in totale 13600 tipi di rimedi con 108 ricette per circa 90 malattie. Le colline sono ricche di piante dall’attività riparatrice dei tessuti, che i monaci usano per guarire le ferite da allenamento, perché permettono una cicatrizzazione rapida, ed altre che alleviano il dolore, altre ancora che curano i polmoni, come lo Shin_zi, che va bene anche per l’asma, e altre che curano il fegato e i reni.
Bacche di Goji, potente antiossidante della medicina cinese
Altre piante, poi, hanno potenti effetti antiossidanti, come ad esempio le bacche di Goji, che qui vengono raccolte e mangiate direttamente. Il maestro afferma che oltre il potere antiossidante, il frutto, che ha un sapore simile ai mirtilli, ha un effetto benefico sulla circolazione sanguigna, mentre la radice permette di guarire l’intorpidimento delle gambe.
Diagnosi e cura nel Tempo dei monaci Shaolin
Il maestro raccoglie le piante, le radici, le miscela a seconda delle esigenze dei suoi pazienti, dopo aver avuto con loro un lungo colloquio e aver fatto la diagnosi. Nel tempio c’è una farmacia dove vengono catalogate e conservate tutte le piante che il maestro raccoglie da molti anni, con l’intento di creare una farmacia sempre più ricca ed accorsata come quella delle grandi città cinesi. Tutto questo per il bene della popolazione della regione: una vera e propria missione, come lui ci tiene a precisare. Anche il mangiare bene fa parte dei precetti Shaolin: una delle regole (che a noi può apparire bizzarra) è non parlare mentre si mangia, per evitare che goccioline di saliva possano contaminare il cibo del vicino: un gesto considerato di maleducazione e volto a evitare la trasmissione di possibili malattie.
Ma come si diventa medici Shaolin?
Imparando le tradizioni ed il sapere tramandati dagli altri maestri, con un percorso molto personale: c’è chi mette poco e chi di più. I monaci Shaolin sono infatti depositari di conoscenze pratiche, tramandate oralmente da maestro a maestro, grazie alle quali godono di straordinaria prestanza fisica e longevità sin dai tempi antichi. Queste tecniche di manipolazione corporea associate alla conoscenza delle piante curative venivano adoperate per curare gli imperatori cinesi. Nel Tempio Shaolin si può entrare già da bambini, come il maestro Shin-Gen, che fu accolto, orfano, a soli 9 anni dai monaci.
Dopo essere stato cresciuto, accudito con amore, egli ne ha assimilato la cultura, e per riconoscenza è diventato medico per gratitudine nei confronti del monaci, suoi salvatori. Il tempio però ospita molti allievi con voglia di imparare: molte famiglie mandano i propri figli, con orgoglio e speranza, affinché imparino il Kung-Fu, il cinese, e le proprietà medicinali delle piante. Qui la vita è semplice ma intensa, scandita da rigidi rituali di disciplina inflessibili, tra preghiera, pratica delle arti marziali, studio dei testi e vita collettiva.
I segreti della medicina Shaolin in un libro
Negli ultimi anni il Tempio Shaolin ha organizzato una commissione di monaci e di esperti in medicina cinese per condurre lavori di ricerca. Finalmente, dopo tre anni di lavori, è uscita un’edizione dei segreti del Kung-Fu e della medicina Shaolin, con ricette inedite che si sono tramandate dai vari “Venerabili” che si sono ultimamente succeduti e che hanno trasfuso il loro sapere prima di morire. Il libro ora è parte della collezione permanente del Museo Nazionale di Storia, della Biblioteca Nazionale e del Re di Svezia.
La medicina Shaolin oggi
La medicina Shaolin-chan oggi combina sia la medicina cinese tradizionale che la medicina moderna, anche se l’approccio predilige sempre l’utilizzo della meditazione, esercizi di respirazione, verifica dello stato del QI (energia vitale, all’origine di tutte le cose), stato dei visceri, contemplazione, areazione, meridiani e collaterali, sia per la diagnosi che per la cura. Il risultato finale quindi non è curare solo il corpo ma anche e soprattutto lo spirito, eliminando così le cause principali degli squilibri e delle malattie, cercando di evitare e prevenire le malattie, nel tentativo di “trovare la natura del BUDDHA” attraverso l’esperienza del cuore e la coltivazione di una mente pura. Un’esperienza da provare, almeno una volta nella vita.