Scopriamo le connessioni tra emotività, alimentazione e sistema immunitario per capire cosa c’è alla base dell’insorgere delle malattie autoimmuni.

Malattie autoimmuni e depressione

Tiroidite di Hashimoto? Lupus eritematoso? Artrite reumatoide? Insufficienza surrenalica? Sclerosi multipla o morbo di Crohn?

Il sistema immunitario si basa principalmente sull’azione dei linfociti (globuli bianchi), i quali, tramite i loro recettori proteici, riconoscono i corpi estranei e li attaccano, producendo anticorpi, che a loro volta sono proteine. Questo può farci comprendere quanto sia importante, nel caso di insorgenza di malattie autoimmuni, controllare un’eventuale deficit di aminoacidi che, per cause emotive e/o nutritive può mandare in tilt il nostro sistema di auto regolazione.

È importante considerare che il 70% del sistema immunitario è intimamente connesso con il nostro apparato digerente, che risente, a sua volta, di ogni variazione sia del sistema nervoso, sia del tipo di alimentazione.

L’emotività condiziona digestione e sistema immunitario

Malattie autoimmuni. dieta e stress

Gli enzimi digestivi, che sono particolari proteine, sono deputati allo sminuzzamento dei carboidrati, dei grassi e delle proteine, attraverso la trasformazione di questi in altri componenti assimilabili, nonché alla estrapolazione delle vitamine e dei minerali dai cibi. È chiaro, quindi, che l’ assimilazione delle sostanze nutritive presenti nel cibo dipende direttamente dalla qualità e dalla disponibilità degli aminoacidi. Se questa non è ottimale per una carenza nutritiva o per stati di stress emotivo prolungati, si finirà col creare un biofeedback negativo nella condizione psicofisica di un individuo. La stessa secrezione delle ghiandole salivari e i succhi gastrici vengono regolati da ormoni formati da aminoacidi quali gastrina, secretina, colecisto-chinina. Il nostro sistema enterico è fittamente innervato, e molti peptidi, come la sostanza P, sono trasmettitori chimici come quelli secreti nel cervello, così come molti altri aminoacidi encefalici.

Ecco perché si dice che nel nostro intestino esiste un secondo cervello, detto “enterico”. Questi dati devono farci comprendere, sia l’importanza della qualità degli aminoacidi, sia le interconnessioni tra l’umore e il sistema digerente.

Per gli stessi motivi se ci si nutre in stati d’animo negativi o in ambienti poco favorevoli al rilassamento della sfera emotiva si alterano le capacità di assorbimento e di assimilazione dei cibi, con conseguente effetto tossico degli stessi, innescando meccanismi di ingrassamento ed altre anomalie funzionali (fretta, ansia, paura di ingrassare, ambiente familiare o lavorativo negativo, ecc..). L’apporto nutritivo non solo permette alle cellule di rigenerarsi, ma anche di resistere ai sovraccarichi di tossine legate anche a meccanismi psicosomatici. Se questo apporto non è corretto e supportato da una elaborazione emotiva anch’essa scorretta si innescheranno stress che indeboliranno il sistema immunitario.

Le possibili cause “nascoste” delle malattie autoimmuni

Stress tra le cause delle malattie autoimmuni

In particolare nella valutazione delle malattie autoimmuni, come in tutte le anomalie organiche funzionali, sarebbero da valutare anche tutto l’insieme di fattori psicosomatici legati al vissuto emotivo e agli accadimenti particolari legati all’insorgenza della malattia. Un attento esame potrebbe far emergere traumi emotivi importanti e sottovalutati, sia dal medico che dalla stessa persona che accusa dei disturbi legati al sistema immunitario.

I costanti stati d’animo ansiogeni, legati a profondi traumi psichici, possono portare il sistema immunitario ad agire in modo controproducente. La difficoltà oggi della medicina convenzionale sta proprio nel non voler comprendere che la biochimica è mediata dalla fisica, in particolare dagli stati energetici che sono alla base. La fisica quantistica ci insegna che il concetto di”materia” non è più quello creduto fino a ieri. Oggi sappiamo che essa è formata solo da un 4% di massa ed il resto di energia e informazione data dai campi quantici e informativi.

Questo punto di vista dovrebbe rafforzarci nella convinzione che certe malattie, anzi tutte quelle ritenute incurabili, andrebbero comprese da un punto di vista diverso e approcciate non solo con la chimica ma approfondendo anche altre tematiche legate al vissuto giornaliero come l’alimentazione e gli stati emotivi personali che sono in grado di cambiare la chimica del nostro corpo.

Le malattie autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto, il lupus eritematoso, la artrite reumatoide, l’nsufficienza surrenalica, la sclerosi multipla, il morbo di Crohn e tante altre, rappresentano, per una sorta di metafora fisiologica, segnali di grandi disagi psicofisici emanati attraverso specifici organi. Come dice G. Moscarella:

“il sistema immunitario potrebbe attaccare i propri tessuti segnalando in tal modo l’incapacità di distinguere il Sé dall’esterno”.

Mi spiego meglio: quando una persona perde la capacità di reinterpretarsi, rifiutandosi di uscire dagli argini solidi costruiti intorno a sé, ma che non corrispondono più ai desideri del proprio Sé interiore, finirà col non percepire più se stesso e a non riconoscersi più. Quindi il suo sistema immunitario non riconoscerà più parti di sé. Questa potrebbe essere una causa delle affezioni immunitarie.

Si pensa (e secondo me a torto) che il nostro organismo possa sbagliare, cadere in fallo. Così come si crede che le mutazioni genetiche siano casuali. Ho spiegato in un post sull’epigenetica come questa visione sia già superata. L’epigenetica dimostra che le mutazioni sono prodotte dall’ambiente e i tumori dalle strategie informative dell’organismo.

La conseguenza è che anche le malattie autoimmuni evincono non uno sbaglio del sistema immunitario, bensì la capacità dell’organismo di evidenziare simbolicamente uno stato di profondo disagio esistenziale.

Infatti se le nostre cellule sono il frutto di migliaia di anni di evoluzione perché dovrebbero essere così predisposte all’errore? Dovremmo riflettere su questo. Forse la verità è che, come esprime M. Recalcati:

“il soggetto soffre di una colpa inconscia che gli ricorda che il deviare dal proprio vero Desiderio, dirottato dal contesto sociale a cedere al Desiderio dell’ Altro, sia un tradimento (verso se stessi, NdR) che comporta effetti dolorosi e patologici”.


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Perché vengono le malattie autoimmuni?

21 pensieri su “Perché vengono le malattie autoimmuni?

  • 26 Ottobre 2012 alle 19:01
    Permalink

    Ho piu’ di una malattia autoimmune e me ne aspetto altre visto che il mio modo di pormi con l’esterno non puo’ cambiare. Penso,perche’ lo provo sulla mia pelle, che l’influenza della psiche sia determinante nell’insorgere dell’autoimmunita’. E’ il male di vivere.

    Rispondi
  • 1 Novembre 2012 alle 19:54
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    Carissima Marica, non mi dici di quali malattie si tratta ne’ dove vivi ma mi colpisce il tuo atteggiamento rinunciatario forse dettato dai vari tentativi terapeutici falliti. ovviamente è solo una mia ipotesi ma mi sembra di leggere questo tra le righe. Non mi dici neanche quanti anni hai, e da quanto tempo soffri. imputi il tuo stato soprattutto a questa tua incapacità di vivere, la chiami mal di vivere, ma la vita può anche essere bella, dipende da come la affronti e da come ti dai da fare per risolvere i problemi. Forse non è un caso che tu mi abbia scritto queste poche righe che hanno il sapore di una richiesta d’aiuto. Se vuoi un aiuto, chiamami, e non preoccuparti se non hai soldi. Io sono a Napoli, non so tu. Ma so che qualcosa da fare c’è sempre. Intanto aspettarti altro male è indice di una rassegnazione pericolosa. Ma nella rassegnazione c’è sempre rabbia. questo lo devi sapere. E questa rabbia si somatizza diventando prima squilibrio e poi malattia vera e propria. dici che il tuo porti verso l’esterno non può cambiare, ma questo dipende solo da te. Cambiare è faticoso, ma non ne varrebbe la pena per stare meglio? pensaci. se vuoi chiamami allo 081649321. Cominciamo a parlare. Poi si vedrà.

    Rispondi
  • 27 Maggio 2013 alle 15:23
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    Come si fa a dire che la sclerosi multipla sia una malattia autoimmune, per cortesia zitti e fate parlare i dottori non i cugini dei cavalli

    Rispondi
    • 13 Marzo 2015 alle 17:08
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      Soffro di tiroidite autoimmune da molti anni che ha ereditato anche mia figlia,da circa 2 anni ho l’orticaria cronica autoimmune , l’endocrinologo mi ha detto che la tiroide ha smesso totalmente di funzionare e l’orticaria è assocciata,non sono d’accordo solo sulla psche che scatena queste malattie,andiamo piano ho famigliarità ciliaca in famiglia,assente la v.D,non ho l’enzima della lattasi e sono allergica ai metalli.Non mi ritengo depressa ho avuto un ricovero per orticaria severa,ho passato molti mesi difficili,sono molto solare ho ripreso a lavorare anche quando ho reazioni cutanee,vorrei meno superficialità nel giudicare le diagnosi altrui ,il giudizio fa più male della malattia.
      grazie Rosa

      Rispondi
  • 28 Maggio 2013 alle 13:22
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    Caro Fortunato, poiché chiunque sappia anche solo per grosse linee cos’è la sclerosi multipla sa che è una malattia autoimmune, la sua risposta, per giunta sprezzante e offensiva, mi lascia senza parole. Per cui mi rimetto alle parole dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Le legga attentamente.

    Le cause della Sclerosi Multipla:
    La ricerca delle cause e dei meccanismi che scatenano la SM è ancora in corso.
    Alla base della perdita di mielina c’è un’alterazione nella risposta del sistema immunitario che, in condizioni normali, ha il compito di difendere l’organismo da agenti esterni, principalmente virus e batteri.
    Il sistema immunitario esercita questo controllo attraverso linfociti, macrofagi e altre cellule che circolano nel sangue e che, in caso di necessità, attaccano e distruggono i microrganismi estranei, sia direttamente sia attraverso la liberazione di anticorpi e altre sostanze chimiche.
    Nella SM il sistema immunitario attacca i componenti del sistema nervoso centrale scambiandoli per agenti estranei. Questo meccanismo di danno si definisce «autoimmune» o, più in generale, «disimmune».
    Uno dei principali bersagli della risposta immunitaria alterata è la “proteina basica della mielina” che, come dice il nome, è uno dei costituenti della mielina stessa.
    Le cellule del sistema immunitario attraversano le pareti dei vasi sanguigni, superando la barriera emato-encefalica, e penetrano nel sistema nervoso centrale causando infiammazione e perdita di mielina.
    La barriera emato-encefalica è una rete di capillari, che divide la circolazione sanguigna del cervello dal resto del torrente circolatorio, impedendo alla maggior parte delle sostanze e delle cellule di entrare nel sistema nervoso centrale. Le cause di questa alterazione nel funzionamento del sistema immunitario sono molte e sono argomento di innumerevoli ricerche.
    Nell’insorgenza della SM, giocano un ruolo fondamentale alcuni fattori come:
    – l’ambiente e l’etnia (clima temperato, latitudine, origine caucasica, agenti tossici, livelli bassi di vitamina D);
    – l’esposizione ad agenti infettivi (virus, batteri) soprattutto nei primi anni di vita;
    – una predisposizione genetica.
    Sarebbe l’insieme di più fattori a innescare il meccanismo autoimmunitario alla base dell’insorgenza dei sintomi (origine multifattoriale).
    La SM non è una malattia infettiva e non si trasmette da individuo a individuo.
    Analogamente, predisposizione genetica non significa che la SM sia ereditaria o che venga trasmessa dai genitori ai figli con i propri cromosomi.
    Studi epidemiologici hanno riscontrato una maggiore frequenza della patologia in componenti dello stesso nucleo familiare, ma l’incidenza è molto bassa in termini assoluti: figli e fratelli o sorelle di persone con SM hanno infatti una percentuale trascurabile (3-5%) di maggiore rischio, rispetto ai familiari di persone senza sclerosi multipla, di sviluppare la malattia.
    Un esempio significativo per chiarire la componente genetica nella SM è il caso dei gemelli: mentre nei gemelli omozigoti, che condividono lo stesso corredo genetico, l’aumento del rischio di malattia è di circa il 30%, nei gemelli eterozigoti (cioè con patrimonio genetico non identico) la probabilità scende al 4% circa.
    Tutto questo indica che la SM non è una malattia genetica in senso stretto.

    Bibliografia
    Nicola Canal, Angelo Ghezzi, Mauro Zaffaroni Sclerosi multipla. Attualità e prospettive, p.528, 2011, Elsevier
    a cura di Jack S. Burks,Kenneth P. Johnson Multiple sclerosis: diagnosis, medical management, and rehabilitation, p. 598, 2000, Edizioni Demos

    (Ultimo aggiornamento febbraio 2012)

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  • 15 Giugno 2013 alle 18:27
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    salve,sono siciliana e soffro da anni da una sconosciuta patologia autoimmune,mi sa dire se in sicilia ci sono delle operatrici che curano le malattie autoimmuni con la stessa terapia da lei adoperata?

    Rispondi
    • 18 Luglio 2013 alle 13:11
      Permalink

      Cara Vincenza, non sono a conoscenza di altri operatori di medicina quantistica nel resto d’Italia. Io opero a Napoli e zone limitrofe, e a volte, su richiesta, invio dei rimedi anche fuori Napoli. le consiglio, tuttavia, di cercare qualche buon naturopa, accreditato e diplomato, visto che i medici non sono riusciti neanche a farle una diagnosi! Ci sarebbe da lavorare sul sistema immunitario squilibrato e andare a cercare le cause primarie che hanno scatenato la malattia. Per ogni cosa c’è un perchè, e, in tal senso, la esorto a ricercare la causa primaria del suo disagio. Le consiglio due testi: ” La medicina della nuova era”, di Oscar Citro, e un libro di Metamedicina, ” Ogni sintomo è un messaggio”, di Claudia Renville. Le apriranno un mondo. Un abbraccio.

      Rispondi
  • 21 Dicembre 2013 alle 16:45
    Permalink

    Salve Daniela. Leggo adesso questo blog, così le scrivo. Circa otto anni fa mi fu diagnosticata una tiroidite autoimmune latente e atipica (tutti e tre i valori di riferimento dell’ attività tiroidea erano aumentati). Inizialmente qualche dottore mi spiegò che avevo avuto una tiroidite, e come mi è venuta così m’era passata. La risposta, potrà capire, non mi ha affatto soddisfatta. Così, dietro consiglio di un’ amica, mi recai a Pisa. Lì mi dissero di sottopormi ogni tre mesi ad analisi del sangue specifiche, per poi inviare un fax con i risultati, così da tener sotto controllo l’ evolversi di quella che, specificarono, sarebbe diventata una patologia a tutti gli effetti. Ho seguito il consiglio dell’ endocrinologo per poco più di un anno, poi ho smesso di controllarmi, poichè non mi piace vivere con l’ ansia addosso di chi sa di dover per forza iniziare una terapia che duri vita natural durante. Spesso soffro di mal di testa (perlopiù fitte al lato destro), e di sbalzi d’umore non indifferenti che si scatenano in agitazione ed aggressività. Anch’ io mi trovo a Napoli: è possibile incontrarci? Posso contattarla al numero che leggo nella sua prima risposta? La ringrazio sin da adesso. Saluti

    Rispondi
    • 20 Gennaio 2014 alle 10:20
      Permalink

      Gentile Annarita, se vuole può contattarmi quando vuole: le invio per email i miei recapiti. Aspetto sue notizie. Un abbraccio.

      Rispondi
  • 9 Aprile 2014 alle 22:26
    Permalink

    Ciao a tutti volevo sapere se qualcuno soffre di vitiligine e malattia di basedow come me e che tipo di alimentazione segue ( ho la vitiligine da cinque anni e la malattia di basedow da meno di un anno) ho 39 anni grazie ciao

    Rispondi
  • 15 Novembre 2014 alle 00:59
    Permalink

    Gentile Daniela,
    Ho letto questo suo interessantissimo articolo a seguito di un’approfondita ricerca sulla tiroidite di Hashimoto,malattia autoimmune a me recentemente evidenziata (ma comunque ancora non effettivamente diagnosticata in quanto sono in attesa dei risultati delle ultime analisi richiestomi dall’endocrinologo) . E devo dirle che Nella mia famiglia mai si sono registrate problematiche inerenti alla tiroide,tanto da escludere subito un ipotetico collegamento a livello “genetico” . ma la cosa che più mi ha fatto riflettere ,e di cui solo inizialmente avevo già nel mio privato avuto un “vago sospetto ” ,riguarda l’effettiva possibilità dell’insorgenza di questa problematica in relazione ad un (forte,aggiungerei ) disagio psicologico. Pertanto mi permetto di scriverle questo commento e di chiederle la possibilità di avere un suo punto di vista (più approfondito ,inerente al mio caso specifico ) in merito al legame che potrebbe intercorrere tra questa malattia autoimmune, che si sta formando, e il mio disagio psicologico. Chiedo a lei e non al mio endocrinologo perchè ,come ben saprà (e come ha in qualche modo già sottolineato nel suo articolo) ,alla maggior parte dei medici basta diagnosticare una malattia e provvedere con una cura a base di farmaci quando magari, in realtà ,basterebbe spostare la propria attenzione su “quel altro” ,non visibile da un ecografia. Così magari anziché parlare (e qui mi permetto di citare una già citata ed importante frase fatta nel
    Commento antecedente ) di un male di vivere ,chissà ,magari si potrebbe incominciare a parlare (ed affrontare ?) del “vivere il male”. Un male (disagio) che ahimè ,non sempre è riconoscibile dall’esterno con analisi del sangue o quant altro, ma che può essere identificato per altre vie compiendo così , non solo una mera inversione di parole nella frase ( male-vivere; vivere-male) ma un cambiamento di prospettiva ,e quindi di atteggiamento, di ciò che il nostro corpo cerca di mostrare alla nostra mente . Per tanto le rinnovo la richiesta (e soprattutto la speranza che legga anche questo commento) di darmi la possibilità di contattarla anche se solo per email e di ottenere pertanto quelle differenti osservazioni che altrimenti non saprei a chi chiedere. Io vivo a Roma ed il mio indirizzo email dovrebbe vederlo in allegato a questo commento. Spero davvero in una sua risposta. Un caro saluto

    Rispondi
  • 7 Dicembre 2014 alle 22:39
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    Buonasera, trovo molto interessante quanto ha scritto.
    Da 18 anni ho la tiroidite di Hishimoto e da sette l’Aied… Quindi, terapia cronica cortisonica con annessi e connessi…
    Mi piacerebbe poterne parlare con lei…
    Grazie, cari saluti

    Rispondi
  • 15 Marzo 2015 alle 09:38
    Permalink

    Buongiorno… ho 22 anni e 5 malattie autoimmuni… non me ne aspetto altre perché penso di aver imparato a conoscermi. Di aver imparato che bisogna affrontare e accettare tutto… non ho una vita normale come gli altri 22enni, ma mi sforzo il più possibile di dimenticarmi che ci sono e di conviverci col sorriso. Causa scatenante delle due malattie più importanti: aver perso me stessa.. ma credo di averla ritrovata. Vorrei poter approfondire l’argomento… 🙂

    Rispondi
  • 21 Maggio 2015 alle 11:16
    Permalink

    Rispondo a tutti quelli che hanno fatto richieste. Potete contattarmi tramite mail, e nel caso foste interessati, telefonarmi. Curarsi con la medicina quantistica vuol dire cominciare un percorso serio di guarigione, che prevede anche un’approfondimento dei conflitti che sono alla base della malattia. ma la cosa principale è voler davvero guarire e risolvere le problematiche ( anche psicologiche, emotive) che sono alla base degli squilibri organici. Se davvero volete parlarne e migliorare la situazione compilate la form nella pagina ” contattami”. Un abbraccio a tutti.

    Rispondi
  • 22 Gennaio 2016 alle 11:49
    Permalink

    10 anni fa ni sono sentita improvvisamente la bocca asciutta credendo fosse un fatto psicologico non ho dato tanta importanza poi tutto questo continuava e cosi facendo un ecografia alle ghiandole salivari ho scoperto di averle quasi tutte distrutte e dopo stessa cosa con le ovaie …….aiutami

    Rispondi
  • 1 Febbraio 2016 alle 12:05
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    Ciao,
    mi è piaciuta molto la pagina “Perché vengono le malattie autoimmuni?”
    Soffro di morbo di crohn da parecchi anni, e sto cercando di capire la mia persona, chi sono e dove sbaglio.
    Le mie emozioni sono tutte dentro di mè, non parlo quasi mai con nessuno……e non riesco a sciogliere questa situazione che credo sia l’origine.

    Sto ancora rileggendo l’ultima frase, l’avro letta 100 volte:
    “il soggetto soffre di una colpa inconscia che gli ricorda che il deviare dal proprio vero Desiderio, dirottato dal contesto sociale a cedere al Desiderio dell’ Altro, sia un tradimento ( verso se stessi, NdR) che comporta effetti dolorosi e patologici”.

    Sento che in questa frase è scritto qualcosa di importante per me……..mi consigli qualcosa? un libro….qualsiasi cosa per approfondire.

    Un saluto a tutti. Grazie.

    Rispondi
    • 25 Marzo 2016 alle 09:51
      Permalink

      Cara Giò, piuttosto che leggere libri, perchè non prova un percorso di approfondimento serio, magari con una breve psicoterapia cognitiva, che l’aiuti a far luce dentro di sè? Io ci farei un pensierino…d ogni modo le lascio due nominativi: Rudiger Dahlke ” Malattia linguaggio dell’anima”, e Thorwald Dethlefsen ” Malattia e destino”. Un abbraccio forte.

      Rispondi
  • 13 Maggio 2016 alle 23:09
    Permalink

    Che articolo di m.. Le malattie autoimmuni sono causate da batteri o virus o da altri squilibri che già avevamo e probilmente uno stress porta al riacutizzarsi. State lontani dalle persone che danno dei giudizi senza sapere nulla e curatevi con i farmaci che continuano a sborsare case farmaceutiche senza ovviamente mai trovarne una definitiva !

    Rispondi
  • 18 Luglio 2016 alle 19:48
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    GAMMOPATIA MONOCLONALE E’ CONSIDERATA MALATTIA AUTOIMMUNE ??

    Rispondi
  • 11 Marzo 2017 alle 22:38
    Permalink

    Buonasera
    Quattro anni fa a seguito di un forte stress emotivo mi diagnosticarono tiroidite di Hashimoto. Avevo iniziato ad andare per altre ragioni da un medico che utilizza macchinari di biorisonanza che mi ha trattato l’autoimmunita facendomela rientrare.
    Tutto bene (almeno per la tiroidite… In seguito tre depressioni e fibromialgia con svariati sintomi) fino a 1 mese fa che a seguito di un check up quantistico con macchinario Scio mi hanno riscontrato di nuovo la tiroidite (da poco avevo dei sintomi che mi avevano fatto venire il sospetto). Ho fatto gli esami del sangue ed effettivamente la diagnosi quantistica è stata molto precisa rilevandomi tante altre problematiche.
    Però io sono parecchio affranta…non vedo la via d’uscita da questo tunnel.
    Vorrei capire cosa intende lei per percorso di guarigione. Se davvero da questo circolo si può uscire definitivamente o la guarigione fisica non sarà mai possibile.
    Questi macchinari come funzionano? Io sono disposta a tutto per stare bene…per me è diventata un’ossessione “mettermi a posto”… Vivere senza questa costante estrema fatica non è vita. Cerco…forse troppe soluzioni e perdo di vista il resto. Ma mi accorgo che dentro ho molta rabbia verso me stessa, tanti sensi di colpa.. E la perdita di speranza..sebbene io tenti sempre c’è una voce che mi sussurra “tanto con te non funzionerà, sei sfigata”..il terrore che comunque per me ci sia solo illusione e ulteriore delusione.
    Sto seguendo un percorso di psicoterapia ma mi rendo conto che certi messaggi inconsci sono davvero difficili da sradicare…
    Non so se conosce il macchinario con il quale mi hanno fatto il test… Crede che possa aiutarmi per le mie patologie?
    Io sono di Milano..purtroppo troppo distante da Lei…
    La ringrazio molto

    Rispondi
  • 5 Maggio 2018 alle 11:59
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    Considerare l’essere umano in senso olistico è la chiave per comprendere il motivo per cui le terapie complementari legate alla meditazione abbiano un effetto positivo sui sintomi della SM e permette inoltre di scoprire un’altra terapia che in un’azione sinergica con la meditazione apporterebbe ulteriori e più pronti benefici per la cura non solo della SM, ma di tutte le malattie autoimmuni, avendo queste la stessa natura.
    Partendo dal principio che l’essere umano è formato da tre entità fuse in una quali il corpo, la mente, e l’anima, è ovvio che energizzare la mente attraverso il pensiero (vedasi prospettiva sostanzialista o essenzialista della mente) porta ad uno squilibrio energetico che le varie tecniche meditative vanno a riequilibrare.
    Il corpo umano viene comunemente inteso come una macchina biologica a disposizione del cervello, invece dovrebbe essere considerato come dotato di un’intelligenza autonoma, infatti, come sappiamo, il primo organo che si forma nel feto non è il cervello, ma il cuore. L’organismo, i cui organi servono al proprio mantenimento in vita, agisce in base ad un imprinting di cui è dotata ogni sua singola cellula che gli consente di svolgere tutte le sue funzioni autonome.
    L’istinto di sopravvivenza presente nel corpo è la stessa energia che permette al neonato di sopravvivere senza avere ancora sviluppato capacità mentali. Il neonato infatti si nutre istintivamente attraverso il latte materno proprio come fanno tutti i mammiferi in natura e come fa il pulcino che spalanca il becco per essere imbeccato. L’uso del pensiero quindi non è connaturato all’essere umano e il suo abuso rappresenta un grave problema proprio per la sua componente “animal” la quale vive per questo motivo una situazione di disagio che cerca di comunicare attraverso l’attività onirica.
    La volontà di vita che fa in modo che il corpo svolga le varie attività vegetative opera ovviamente anche nella fase di sonno, i sogni quindi non possono che essere prodotti da questa energia istintiva e avere un solo e unico scopo e cioè quello di farci preservare l’energia che dissipiamo quando viviamo nella mente e non nel presente.
    La necessità energetica della nostra componente istintiva si manifesta nei sogni di frustrazione o di impedimento, cioè in quei nei quali non riusciamo a portare a termine una qualsiasi azione o a raggiungere uno scopo, per esempio non riuscire a telefonare, non trovare la strada di casa, non trovare dove abbiamo parcheggiato l’auto, non riuscire a guidate, non poter superare l’esame di maturità, ecc. ecc. Questi sogni sono i più comuni e sono un paragone con l’impossibilità per l’istinto di trovare l’energia di cui necessita.
    Che l’attività onirica abbia un carattere essenzialmente energetico è provato dal fatto che questo genere di sogni sono ricorrenti, cioè si ripropongono più o meno uguali anche per anni e terminano solo quando l’energia ad essi destinata si esaurisce. L’energia dei sogni deriva dalla forza dell’intelligenza che li compone, infatti gli incubi, che non sono altro che sogni dal forte impatto emotivo, sono esperienze frequenti nei bambini o nelle persone comunque giovani, mentre la capacità di ricordare spontaneamente ciò che si è sognato cala con l’aumentare dell’età.
    La semplice tenuta di un diario dove al mattino si annotano i propri sogni consentirebbe un rapido recupero energetico altrettanto valido quanto la meditazione in quanto il messaggio del sogno troverebbe il proprio destinatario, se invece non ci curiamo del messaggio onirico costringiamo l’animal che vive in noi a riprodurre il sogno con relativa dispersione energetica.
    Ovviamente l’intelligenza istintiva non può esprimersi attraverso la razionalità che non possiede, ma con delle metafore che possono essere inventate o prendere spunto da situazioni di vita reale, ci mette al corrente della propria necessità energetica, oppure ci illustra le conseguenze che la produzione di energia mentale comporta su una parte di noi della quale non possiamo accorgerci dell’esistenza.
    Durante il sonno il corpo assume il “respiro circolare” attraverso il quale cerca di depurarsi dall’energia pensiero/tempo che abbiamo prodotto durante il giorno. I pensieri infatti, oltre a distrarci dal “qui e ora”, essendo rivolti al ricordo di situazioni passate o proiettati nel futuro, producono un’energia della quale non possiamo renderci conto, appunto l’energia-tempo che inquina una parte di noi che non ci è dato di vedere e cioè l’aura.
    Dell’importanza dell’aura e dei suoi riflessi sulla salute dell’uomo ci vogliono testimoniare tutti i miti, i simboli o racconti biblici legati al numero sette essendo l’aura composta da sette corpi sottili, cioè sette intelligenze invisibili fuse in una, come si può evincere da un semplice controllo sulla rete. L’aura è una vera e propria intelligenza consapevole di sé la cui sua energia viene destabilizzata dall’energia mentale che possiede una diversa frequenza vibrazionale.
    Ovviamente i sogni stessi ci parlano dell’aura, per esempio attraverso delle similitudini con cose trasparenti come il mare, l’acqua limpida o il vetro, mentre l’acqua sporca o sporcizia in generale si riferiscono all’energia mentale. Nei sogni compaiono anche numeri e, per le ragioni già spiegate, il numero 7 si riferisce all’aura così come le parole composte da 7 lettere, quindi sogni nei quali compare un problema allo stomaco o al braccio vogliono riferirsi all’aura e anche di questo ci si può accertare attraverso una veloce ricerca in rete su un sito dove le persone postano i propri sogni tipo Yahoo Answers, magari nella sezione inglese, visto che la parola “stomach” è una delle rare parole del corpo che in inglese sono composte da sette lettere.
    L’aura, essendo l’energia che avvolge il corpo, cerca di farci comprendere della sua esistenza attraverso i sogni nei quali compaiono i vestiti, è molto comune infatti sognare di trovarci senza scarpe o con dei vestiti inadeguati per l’occasione nella quale ci troviamo e sentirci molto imbarazzati per questa situazione. Ovviamente questi sogni vogliono farci comprendere quanto l’aura soffra per la mancanza di energia, infatti, per difendersi dalla continua emissione di energia pensiero, l’aura cerca di ingabbiare l’energia mentale avvolgendola con la propria, si formano così nell’aura delle sgradite “bolle” colme di energia inquinante che, avendo una minore frequenza vibrazionale, viene percepita dall’aura come grezza e ruvida e finisce per lacerare l’involucro di energia-aura che la avvolge con conseguente fuoriuscita di energia mentale. Questa situazione può essere descritta nei sogni dove appaiono delle ferite sul corpo, oppure con i denti che cadono dalla bocca, che sono un paragone con l’energia mentale che “scappa” dall’involucro. L’energia inquinante sfuggita al controllo in molti sogni appare raffigurata da sostanze con le quali è molto sgradevole venire a contatto, come le feci, o da animali “nudi” quali serpenti, vermi o pesci.
    Come detto questa situazione è vissuta drammaticamente dall’aura, perché la costringe a riavvolgere l’energia inquinante con un lavoro energeticamente estenuante. L’invasione di energia mentale determina una graduale perdita della sua frequenza vibrazionale, cosa che si riflette nei sogni nei quali compaiono persone in uniforme o sogniamo di indossarla noi stessi, questi sogni sono un paragone con la “ingessatura” che subisce l’aura.
    Per rendersi conto della forza dell’animal che vive in noi e di quanto l’aura incida sulla salute bisognerebbe fare un’ulteriore ricerca sul blog Yahoo Answers con le parole “sogno anoressica”. Scopriremmo così che il sogno di essere anoressiche è comune a molte adolescenti, ma come abbiamo capito l’anoressia del sogno si vuole riferire allo “smagrimento” dell’aura che, non trovando il destinatario pronto a ricevere il proprio messaggio lo può somatizzare, nella speranza che venga ascoltato e dando così origine ad un disturbo alimentare piuttosto frequente nelle giovani donne.
    Ovviamente la somatizzazione del messaggio onirico è all’origine di tutti i disturbi psicosomatici o psichici, sognare di ingozzarsi di cibi che mai penseremmo o di vomitare è infatti molto comune, ma anche la depressione post parto ha la stessa natura, infatti un sogno altrettanto comune è quello di essere mamme, magari di bambini non nostri o di partorire in situazioni irreali e anche qui è facile capire che il bambino del sogno corrisponde ad una energia indesiderata che abbiamo creato attraverso il cervello e che mette a repentaglio la vita dell’aura. Come purtroppo sappiamo da fatti di cronaca, la forza animal può scatenarsi fino a dare l’impressione alla madre che potrebbe liberarsi dal suo stato di depressione liberandosi dal proprio bambino. La terapia sarebbe semplicissima, consisterebbe nell’avvicinarsi all’animal prendendosi cura delle nostre esperienze oniriche.
    L’aura è quindi alla continua ricerca di energia e la può anche trarre dal corpo con la conseguenza di dar vita alle malattie autoimmuni che, come sappiamo, interessano per la maggior parte l’epidermide, come la psoriasi, l’alopecia o la vitiligine che in molti casi si accompagna all’artrite reumatoide, inoltre la SM che intacca la guaina mielinica del sistema nervoso sembra essere un messaggio dell’aura che necessita dell’energia per porre un argine al”inquinamento mentale.
    Come logicamente intuibile i benefici ottenibili con la pratica mindfulness o altri tipi di meditazione troverebbero un ulteriore giovamento attraverso un semplice lavoro sulla propria vita onirica visto che, come detto, si tratterebbe semplicemente di tenere un diario dei sogni senza ovviamente mai metterli in relazione a esperienze vissute o ad avvenimenti futuri. La capacità di trascrivere i propri sogni si può acquisire in poche notti e a qualsiasi età, anche in rete si trovano ottimi suggerimenti su come fare.
    Abbiamo visto che alla base di una comprensione dell’essere umano in un senso olistico vi è il concetto di cosa sia la “mente” che non è una funzione del cervello come comunemente si intende, ma come sostenuto da filosofi come Platone è una entità a sé, avente probabilmente il proprio fondamento funzionale nel cervello, ma essenzialmente distinta da esso (descrizione presente in varie enciclopedie). Questo concetto era conosciuto anche dalla Massoneria come ha voluto testimoniare Michelangelo attraverso quello che è forse il suo dipinto più famoso e cioè la Creazione di Adamo che adorna la volta della Cappella Sistina. Dall’osservazione di questo affresco appare evidente come l’artista voglia in realtà raffigurare il pensiero che crea la mente umana, infatti si nota facilmente che nel drappo con le figure angeliche che fanno da sfondo alla figura divina, si cela la sezione del cervello umano, cosa del resto piuttosto nota. Quello che invece non sembra di dominio pubblico è che l’affresco della Creazione va a integrarsi con l’affresco del Peccato Originale che descrive la condizione di perenne giovinezza di cui l’uomo poteva godere quando non conosceva il pensiero che crea il tempo, infatti Adamo ed Eva appaiano giovani prima di avere compiuto il peccato e con dei corpi già invecchiati mentre vengono cacciati dall’angelo.
    Nella speranza di aver dato un utile contributo porgo i miei saluti.
    Giancarlo Gattesco

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